L’Italia, il nostro vicino di confine, è una destinazione molto popolare per i turisti francesi.
La popolarità dei suoi capoluoghi regionali è ben consolidata: Roma, Venezia e Milano sono vittime del loro stesso successo e sono state addirittura colpite dal turismo di massa.
Puntare i riflettori su nuove aree o impegnare le destinazioni con una forte reputazione verso un turismo più responsabile e autentico sono temi che vengono affrontati dall’Ufficio Nazionale Italiano del Turismo.
Andiamo a conoscere Federica Galbesi, Direttore dell’ENIT di Parigi, con la quale abbiamo lavorato su questi temi attraverso 4 operazioni di influenza.
- Potresti presentarti e parlarci della tua posizione all’interno dell’Ente Nazionale Italiano per il Turismo?
Sono il direttore dell’Ufficio Nazionale Italiano del Turismo.
Siamo responsabili della promozione dell’Italia come destinazione turistica sul mercato francese.
Il turismo è uno dei settori più importanti dell’economia italiana.
Dal 2015 l’ENIT ha lo status di ente pubblico economico sotto il controllo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
- Quali sono i luoghi comuni che l’Italia deve affrontare e quali le sfide che deve affrontare?
Una delle principali sfide dell’ENIT è quella di diffondere il turismo su tutto il territorio nazionale e quindi di allontanarsi dalle città più conosciute per vederle in modo diverso e, soprattutto, più responsabile.
In questo modo, vogliamo favorire lo sviluppo del turismo sostenibile in Italia incoraggiando i turisti francesi a cambiare le loro abitudini di viaggio.
- Avete realizzato una campagna di influencer con vari influencer francesi in diverse regioni d’Italia (Venezia, Milano e Torino, Urbino e la Basilicata). Quali erano gli obiettivi di questa operazione?
Gli obiettivi principali di queste campagne di influencer sono stati quelli di ringiovanire il pubblico di riferimento dell’Italia raggiungendo i più giovani sui social network attraverso la comunità degli influencer e di sviluppare la visibilità e la consapevolezza della destinazione.
La campagna 2019 è stata realizzata in collaborazione con Travel Insight e Voyages Couture, un’agenzia di viaggi specializzata nell’organizzazione di viaggi su misura.
Si sono occupati di tutti gli aspetti organizzativi (prenotazioni, creazione del diario di viaggio, ecc.).
L’operazione organizzata a Venezia con Léa Camilleri, un’artista di YouTube con 512.000 iscritti al suo canale, ha messo in luce un altro aspetto di Venezia ancora poco conosciuto dai turisti.
La sfida è quella di cambiare i cliché della destinazione per preservare la bellezza e l’autenticità della città riducendo il turismo di massa.
Un esempio è rappresentato dalle orde di turisti che affollano il Ponte dei Sospiri, uno dei luoghi più emblematici della città, anche se Venezia ha molto di più da offrire ai suoi visitatori.
Abbiamo anche chiesto a Carolananas di trascorrere 4 giorni alla scoperta di Urbino e Gradara.
Due città italiane con un forte patrimonio artistico e storico.
L’obiettivo?
Dare risalto alla città in cui Raffaello, il famoso pittore italiano, è nato e ha trascorso parte della sua vita, visto che nel 2020 ricorre il 500° anniversario della sua morte.
Una grande opportunità per mettere in mostra la regione Marche.
Durante l’operazione, Carolane ha pubblicato contenuti utilizzando gli hashtag #raffaello500, #treasureitaly e #italietourisme.
Guillaume Ruchon e Raphaël Simacourbe si sono poi recati a Milano e Torino.
Torino è stata eletta Città del Cinema nel 2020, quindi hanno visitato il Museo del Cinema e il suo famoso ascensore panoramico, che festeggia il suo 20° anniversario nel 2020.
Inoltre, in occasione del 500° anniversario della morte di Leonardo Da Vinci nel 2019, hanno avuto la possibilità di scoprire una mostra unica al Castello Sforzesco di Milano.
Infine, l’ultima operazione di questa campagna è stata realizzata in collaborazione con i Droners, una coppia di influencer di viaggi.
Sono volati in Basilicata per promuovere questa regione d’Italia, situata nel sud dell’Italia tra la Calabria e la Puglia.
In particolare, hanno creato contenuti per promuovere Matera, una città interamente scavata nella roccia calcarea e patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, nonché le città barocche di Nardo e Lecce.
L’obiettivo?
Far conoscere ai francesi queste splendide destinazioni, ancora poco conosciute, e permettere all’Italia di diffondere il turismo nelle sue diverse regioni.
- Come hai misurato l’impatto di questa campagna influencer?
Utilizzando quali KPI?
I risultati della campagna sono stati positivi.
Sono stati misurati utilizzando i seguenti KPI: Il numero di like, commenti, condivisioni, impressioni e reach.
Abbiamo anche tenuto conto del numero di volte in cui gli articoli sono stati letti e del numero di visualizzazioni dei video pubblicati su Youtube.
Tuttavia, l’Ufficio non realizza vendite, quindi i risultati sono difficili da quantificare e vengono indicati come ROE (return on engagement).
- Vuoi utilizzare nuovamente gli influencer in futuro?
Probabilmente sì, ma non ancora.
- Travel Insight ti ha aiutato a organizzare una campagna di influencer.
Cosa ne hai ricavato?
Questo ci ha permesso di centralizzare l’operazione e di non impantanarci nelle procedure.
L’agenzia è stata con noi fin dall’inizio, ovvero dalla selezione degli influencer, che ci ha permesso di scoprirne di nuovi a cui non avevamo pensato, alla creazione e alla negoziazione dei contratti con questi influencer, fino al monitoraggio dell’organizzazione, per assicurarci che tutto filasse liscio e infine per analizzare l’impatto delle operazioni.
Anche se abbiamo perso il contatto con gli influencer perché tutto è stato gestito dalla A alla Z dall’agenzia, questa prima collaborazione è stata positiva.