Intervista : Frédéric Lorin, una figura emblematica e ottimista per il turismo

Dopo l’annuncio del rinvio di IFTM al prossimo anno e del disastro del 2020 per il settore turistico, siamo andati a intervistare il decisore più ottimista del settore: Frédéric Lorin. L’IFTM è l’evento BtoB più atteso ogni anno, e per una buona ragione: è un luogo di incontro per tutti, un appuntamento imperdibile, un motore di nuovi affari – in breve, è un evento indispensabile e vitale per il settore.
Il rinvio dell’IFTM è ancora più difficile da sopportare per i team organizzatori che, dopo lo stress di un anno turbolento, devono rassegnarsi a rimandarlo all’anno successivo. Ma in mezzo a tutto questo, Frédéric, che non ha bisogno di presentazioni (ma glielo chiederemo per sicurezza), sa come trovare le parole giuste per esprimere le sue emozioni e la sua visione del futuro del nostro mercato.


Potresti presentare te stesso e il tuo ruolo nell’industria del turismo attraverso IFTM?

Qual è la missione e gli obiettivi di IFTM Top Resa?

Sono Frédéric Lorin, Direttore Generale di IFTM Top Resa da 4 anni.

Come sai, è stata la fiera di riferimento del nostro settore per oltre 40 anni.
Il mio ruolo all’interno di IFTM è chiaramente quello di garantire che anno dopo anno la fiera sia la vetrina più esaustiva possibile del mercato in tutte le sue componenti e sviluppi.
La missione principale di una fiera leader è quella di essere all’avanguardia e alla ricerca delle tendenze emergenti.
Questo richiede agilità, dinamismo e una visione condivisa da parte mia e dei miei collaboratori.
La seconda parte del mio ruolo – e spero di svolgerla al meglio – è quella di incarnare la fiera e di esserne il miglior ambasciatore presso tutti gli operatori del mercato che conosco bene.

 

IFTM rimandato al prossimo anno, non vedi l’ora che arrivi IFTM 2021?

Come avrai visto, è successo tutto in due episodi.
Ad aprile eravamo tutti abbastanza fiduciosi di una ripresa, seppur modesta, ma comunque di una ripresa al momento del deconfinamento, quindi per sicurezza ho posticipato lo spettacolo da settembre a novembre, tanto più che il 94% dei clienti interpellati era decisamente favorevole allo svolgimento dello spettacolo.
Il secondo episodio è stato che la ripresa, seppur timida, non si è concretizzata e l’impossibilità di viaggiare si è diffusa con la chiusura di molte frontiere e la recrudescenza della pandemia.
Mantenere la fiera a tutti i costi in queste condizioni è diventato irragionevole e ho ritenuto di avere un dovere di responsabilità, trasparenza e lealtà nei confronti del mio mercato, evitando di portare i nostri espositori a una fiera che quest’anno non sarebbe stata all’altezza delle loro aspettative.
Ma è solo un rinvio, perché sono convinto che IFTM 2021 sarà l’occasione che tutti aspettavamo per riunirci e fare affari, stavo per dire… FINALMENTE!

Cosa è previsto per sostituire IFTM 2020?

Nonostante il rinvio della fiera, credo sia molto importante, per non dire fondamentale, continuare a comunicare con la nostra comunità e a fornirle regolarmente informazioni e contenuti, come conferenze e moduli di formazione sui viaggi di piacere e d’affari. Gli strumenti digitali che tutti noi abbiamo ampiamente utilizzato in questo periodo ci permetteranno di digitalizzare una serie di cose in questo spirito. Attualmente stiamo sviluppando questo sistema digitale, che sveleremo a breve… Work in progress!

Qual è la tua visione dell’industria del turismo nei prossimi mesi?

Sono senza dubbio uno degli irriducibili ottimisti.
Non posso farci niente, sono fatto così.
Essere ottimisti in questo momento è sicuramente molto più complicato del solito, perché la crisi che stiamo attraversando è storicamente senza precedenti.
Essere ottimisti in questo momento può farti sembrare delirante o ingenuo agli occhi di alcuni, ma io continuo a credere che l’industria del turismo si riprenderà.
Perché anche se l’esplosione di questa volta è ovviamente più forte di quella precedente, ci riprenderemo.

Probabilmente feriti, probabilmente ammaccati, probabilmente danneggiati, ma ci rimetteremo in piedi perché la nostra meravigliosa industria dei viaggi ha sempre dimostrato la sua estrema resistenza, la sua formidabile resilienza e la sua capacità di rinnovarsi per trovare nuove strade.
Non c’è niente che possa uccidere la voglia di viaggiare…

L’ultima parola?

“Mentre l’ottimismo beato, cioè l’inattività, è una follia, l’ottimismo, compagno dello sforzo, è legittimo ed efficace”.

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