strategia di marketing territoriale: un approccio metodologico in 8 fasi

Padroneggiare le fasi chiave del marketing territoriale non è una chimera.
È possibile mettere in atto principi semplici e basilari, come una canzone di Orelsan.
C’è un’idea ovvia da tenere a mente: non ha senso saltare le tappe per arrivare dove vuoi. Devi avere delle basi solide per comprendere i 3 pilastri che ti permetteranno di distinguerti dalla massa: farti conoscere, farti amare e, infine, convincere le persone ad agire.
Questo è già di per sé DNA, niente di preistorico, solo logica.

 


 

Abbiamo posto 3 domande a Jean-Baptiste Treboul, direttore della pubblicazione ESPACES tourisme & loisirs, per farti capire meglio di cosa si occupa Espaces e la sua visione degli argomenti trattati.

 

Che cos’è Espaces le magazine?
Revue Espaces è un media professionale specializzato in turismo e tempo libero da oltre 50 anni.
Pubblicata ogni due mesi, offre articoli e servizi approfonditi sugli sviluppi e le problematiche del turismo.
Gli articoli sono scritti da esperti, ricercatori e professionisti del turismo.
Tutti gli articoli pubblicati (oltre 6.000) sono disponibili in formato PDF per gli abbonati.
Quali sono gli aspetti e gli argomenti trattati in quest’ultimo numero?
Il numero 363 (novembre-dicembre) si concentra su due temi chiave: il marketing turistico territoriale e l’enoturismo.
Qual è la tua opinione sull’argomento?
Il marketing territoriale è al centro delle preoccupazioni delle organizzazioni di destination management.
Le strategie, gli strumenti e i mercati devono essere analizzati nel dettaglio, come parte di una piattaforma di brand ripensata alla luce dell’impatto della tecnologia digitale.


 

Fase 1 – Costruire il tuo marchio

Troppo spesso dimentichiamo che un marchio territoriale è vivo e vegeto e che è in costante competizione per attirare visitatori sul suo territorio, il che significa che da un giorno all’altro la scelta di un turista può cambiare.
Il marchio vive con te, lo animi, lo plasmi, deve essere tuo figlio.

Definire i valori, il tono, il posizionamento, il linguaggio del marchio, ecc. sono tutti argomenti fondamentali per creare una buona piattaforma del marchio. “Definendo i suoi elementi, si consolida la sua personalità. Come per un amico, è ciò che ti spinge ad amarlo, a volerlo rivedere e, soprattutto, a seguirlo.

Per capirlo, coglierlo e lavorarci sopra, devi farti le domande giuste: chi sei?
Qual è la tua promessa?
Quali sono le tue missioni?
Come dovresti esprimerti?
Quale lessico devo usare per parlarne?

Passo 2 – Definire il tuo obiettivo

Famiglie, sportivi, anziani, millennials, locali, francesi, internazionali… Sono il centro nevralgico della tua economia turistica.
Sono definiti dall’attrattiva dell’area e dall’offerta che puoi fare loro.
Che tu voglia consolidarli o conquistarli, la cosa più importante è individuare cosa potrebbe interessarli, come si comportano e cosa puoi fare per fare colpo.

Sono al centro del tuo pensiero editoriale strategico, della produzione di contenuti, della scelta dei canali di comunicazione e, in ultima analisi, delle decisioni comunicative del tuo piano d’azione.

Per aiutarti a definire il tuo obiettivo, ecco alcuni punti chiave da considerare:

  • Che cosa sono?
    Vanno consolidati o conquistati?
    Per quali ragioni?
  • Quali sono le loro abitudini di consumo e cosa li interessa?
  • Cosa li attirerà e come dovrai posizionarti rispetto al tuo pubblico di riferimento?

 

Passo 3 – Definire gli obiettivi da raggiungere

Nel marketing esistono due modi per misurare le prestazioni: il ROI (Return on Investment) o il ROE (Return on Engagement).

  • Il Ritorno sull’Investimento ti permette di misurare l’impatto finanziario delle tue campagne: aumento delle prenotazioni, partecipazione a un festival, sviluppo di una base di clienti che consumano (nella misura in cui possiamo tracciare le vendite, con dati demografici).
    Per questo KPI, hai un obbligo di misurazione finanziaria: senza questo elemento, i risultati non saranno sufficientemente misurabili per la tua analisi.
  • Il ritorno sull’engagement è un KPI che ti permette di identificare le azioni del tuo target, sia sui social network, sia sul sito con i movimenti turistici, sia con l’impatto positivo che il tuo brand può avere attraverso la viralità.

Nel marketing territoriale, l’engagement è spesso il KPI su cui misuriamo maggiormente le nostre azioni: analizzare il pubblico raggiunto, misurare la viralità della tua comunicazione, l’impatto che sei riuscito a generare, ecc.

Ma siamo realisti: l’obiettivo di tutte le destinazioni è quello di migliorare i flussi turistici verso i loro target ad alto potenziale.
L’obiettivo è quello di passare dalla capacità di attrarre una destinazione a un’attrattiva di marketing che abbia un impatto sui target che si vogliono raggiungere.

Il modo migliore per ottenere risultati immediati dalle tue campagne è generalmente quello delle campagneUGC (User Generated Content).
A tal fine, devi fornire hashtag specifici che possano essere riutilizzati, creare luoghi Instagrammabili e dare ai tuoi turisti l’opportunità di contribuire alla creazione dei loro contenuti, in modo che diventino i tuoi stessi ambasciatori.

Guarda tu stesso: hai mai scattato una foto di te stesso con le grandi lettere del nome di una destinazione come Cannes o Lione, o hai mai visto una foto del genere sui social network?
Questo dimostra la viralità e la potenza di questo tipo di operazione, nata ad Amsterdam, pioniere del concetto.

Passo 4 – Definire i canali di comunicazione

Oggi esistono molti canali di comunicazione e piattaforme sociali diversi, e purtroppo nessuno di essi è magico.
Imparare a definirli significa soprattutto saper fare le scelte giuste per determinare ciò che raggiungerà il tuo pubblico di riferimento con le parole giuste, al momento giusto e con impatto.

Raggiungere gli anziani su Instagram, promuovere un’offerta per i millennial su Facebook, raggiungere un target di lusso su Tiktok… Insomma, capisci dove voglio arrivare?

Dove si trova il tuo pubblico di riferimento?
È una domanda semplice, a cui in genere è facile rispondere.
Che sia offline (autobus, metro, eventi, box, ecc.) o online (social network, influencer, pubblicità sui social network, design di siti web, SEO), è importante definire i mezzi di comunicazione che ti permetteranno di raggiungere i tuoi target con i tuoi messaggi in base a dove sono più connessi.

Ma ci sono alcune nozioni di base da padroneggiare:

  • Ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO): il tuo asso nella manica per ottenere un traffico a basso costo e di lunga durata che ti aiuterà a raggiungere il tuo pubblico di riferimento tutto l’anno.
  • Relazioni con la stampa: questo ti permetterà di raggiungere un ampio pubblico di lettori.
  • Social network e campagne sponsorizzate: Per comunicare efficacemente con i tuoi target di comunicazione utilizzando contenuti che incoraggino l’interazione.
  • Newsletter: per tenere aggiornato il tuo database e il database del CRM.

Idealmente, altri canali che dipendono da un budget di marketing aggiuntivo per realizzare missioni promozionali: fiere, incontri, influencer, promozione televisiva, annunci su Google, eventi, ecc.

Il canale soddisfa la tua esigenza primaria di targeting e posizionamento, le tendenze si evolvono, nascono nuovi canali, ma il fatto che esistano e che siano di tendenza non significa che diventerai un fenomeno di massa se non ti posizioni.
È importante avere una presenza sul web per mantenere l’immagine del tuo marchio e interagire con gli utenti di Internet, ma è ancora più importante avere una presenza sulle piattaforme giuste.
Non è una buona idea essere presenti su tutte le piattaforme e poi non essere attivi su di esse, oppure essere presenti quando il tuo pubblico di riferimento non è presente.
Quindi devi scegliere con cura i canali da utilizzare per stabilire un posizionamento coerente sul web.

 

Fase 5 – Fai un benchmark, lasciati ispirare e comprendi le pressioni della concorrenza

Comprendere l’ecosistema in cui il tuo brand sta cercando di svilupparsi è fondamentale: quali sono i miei concorrenti che stanno facendo bene e quali sono le aree in cui posso svilupparmi?
Non è un compito facile, ma è un obbligo: trarre ispirazione, capire le tendenze, decifrarle – è importante svolgere questa missione quotidianamente.

Ti diamo il via libera per passare ancora più tempo sui social network al lavoro!

Passo 6 – Narrazione

Raccontare storie crea il tuo potere di convincimento: proprio come possono fare i candidati alla presidenza, i genitori che addormentano i figli o gli avvocati che preparano le loro arringhe, l’unico obiettivo è creare, convincere e trasmettere emozioni.

Come incoraggerai i visitatori a scegliere la tua destinazione?
Rispondere a questa domanda prima di generare storie ti aiuta a capire perché sono necessari piani di contenuti, comunicazione e social media.
Questi piani rafforzano fortemente il marchio della destinazione e incoraggiano il pensiero strategico e creativo.
Inoltre, le destinazioni dovrebbero utilizzare lo storyboarding per trovare il modo di distinguere le loro storie da altre che potrebbero svolgersi in luoghi più vicini o a prezzi inferiori.

Oltre ad attirare i visitatori, lo storytelling, soprattutto sui social network, può generare entusiasmo tra i partner e gli stakeholder del tuo tessuto economico.
Con un piano di contenuti strategico, i potenziali viaggiatori riceveranno un messaggio più mirato e inviti all’azione di qualità superiore per migliorare l’attrattiva della regione.

 

Passo 7 – Creare i contenuti

La posta in gioco è alta quando si tratta di creare contenuti.
Come diciamo spesso, un’immagine vale più di mille parole e mille parole valgono più di un’immagine, quindi la creazione di contenuti ti permetterà di :

  • Dare credibilità al marchio nel suo settore dimostrando la sua esperienza;
  • Affermare un posizionamento distintivo;
  • Aumenta il tuo profilo e ottieni maggiore visibilità;
  • Adotta un approccio di servizio fornendo risposte alle domande dei tuoi clienti;
  • Bypassare le campagne pubblicitarie sul web e il fenomeno dell’adblocking.

Il content marketing è una strategia a lungo termine che prevede la creazione e la distribuzione di contenuti che aggiungono un valore significativo ai potenziali clienti del tuo marchio.

Questi contenuti dimostreranno la tua competenza, metteranno in luce i tuoi valori e la tua storia, intratterranno ed educheranno il tuo pubblico.
Questo marketing è un vero e proprio motore di crescita.
Questi contenuti ti permettono di educare, intrattenere e rispondere ai problemi del tuo pubblico, dimostrando così il tuo appeal.

 

Fase 8 – Comunicare

Uno dei passi più importanti nella comunicazione è quello di progettare una castagna di comunicazione che si riferisca a ciascuno dei punti elencati sopra, ma soprattutto che tenga conto dei tuoi eventi principali dell’anno, di ciò che guida le tue notizie, delle stagioni alte e basse, di ciò che devi trasmettere ai tuoi target e soprattutto del momento giusto per farlo.

Dai contenuti per i social ai post per i blog, probabilmente ti stai destreggiando tra una marea di lavori creativi diversi.
Se collabori con scrittori o influencer, devi anche gestire le relazioni e le scadenze da rispettare.

Tutto ciò sottolinea la necessità di creare un calendario dei contenuti e della comunicazione a cui attenersi realisticamente.

Sia che tu costruisca il tuo calendario personale o che sfrutti un modello di calendario dei contenuti, assicurati di includere i seguenti elementi in ogni voce del calendario:

  • Tipo di contenuto: post sul blog, articolo sui social, infografica, guida per i visitatori, ecc.
  • Data di completamento: la data entro la quale il contenuto deve essere completato per poter essere esaminato.
  • Data di pubblicazione: la data in cui il contenuto viene messo online
  • Campagna: distinguere tra owned (blog post, social post), earned (pubblicazione sui media, campagna influencer) o paid (annuncio sui social, annuncio sulla stampa).
  • Persona(e): definire chi è il destinatario dei tuoi contenuti
  • Diritti e crediti: determina se disponi delle autorizzazioni e dei diritti appropriati per le tue creazioni (ad esempio i diritti UGC).
  • Obiettivo: qual è lo scopo del tuo contenuto (brand awareness, conversioni)?
  • Costo: l’importo associato a un elemento di contenuto.

 

Devi attraversare queste fasi, scalarle, modellarle, farle tue per il tuo marchio, il tuo sviluppo e infine costruire una solida base per il tuo sviluppo di marketing.

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